Pier Mannuccio Mannucci, Margherita Fronte, Aria da morire

Valeria Fieramonte

 

 

 

Un’aria irrespirabile, un pericolo per la salute: che cosa si sa e che cosa si può fare? Aria da morire (Dalai editore, pp192, euro15,90) è un libro che riassume in modo efficace quello che si sa in tema di inquinamento ambientale relativo all’aria che respiriamo.
Scritto da un primario di medicina, Pier Mannuccio Mannucci, e da una giornalista, Margherita Fronte, in collaborazione con il gruppo 2003, cerca di riassumere e di spiegare come si valuta la qualità dell’aria  e fino a che punto questa qualità sia ormai compromessa dalle decine di inquinanti prodotti dai combustibili fossili e dal loro uso.
La lettura del libro chiarisce concetti che possono sembrare astrusi ai più, come il termine di ‘black carbon’, da poco tempo introdotto nel dibattito sull’inquinamento, spiega con chiarezza quali sono i principali killer dell’aria, quali sono le malattie che ne derivano, - per non parlare delle morti, con percentuali sia mondiali che nazionali, -  e indica anche che cosa si può fare per tentare, da semplici cittadini, di  migliorare un po’ la situazione. Fa infine   il punto sull’inquinamento indoor, sulla situazione dell’amianto e del radon, e contiene anche una interessante ricostruzione storica delle fonti inquinanti nel corso dei secoli.
Una sola critica da parte mia: lo scarso spazio dato al problema della CO2, quell’ anidride carbonica in continuo aumento, destinata a restare nell’aria per milioni di anni perché non smaltibile, che rischia di provocare effetti gravi non solo sul clima ma sui nostri stessi cervelli.
Eppure, anche su questo problema sarebbe bastato introdurre prima mezzi di trasporto meno inquinanti, se i politici di potere non fossero quasi immutabili nel loro disinteresse per la salute pubblica, e nel concepire qualsiasi attività quasi solo in ragione del lucro per le proprie tasche.
Senza pretendere di riassumere tutto in poche righe, ecco alcune notizie essenziali per capire che cosa si leggerà.
Grazie al satellite ‘Terra’, lanciato dalla NASA nel 1999 da una base californiana a più di 700 km di altezza, l’OMS ha potuto monitorare le aree più inquinate del mondo, dove la particolare situazione climatica favorisce il ristagno degli inquinanti.
Tra le regioni più inquinate c’è anche la Pianura Padana, con l’aggravante della quasi totale assenza di vento: la velocità del vento nel bacino del Po è tra le più basse d’Europa, cosa che rende la nostra pianura l’area più critica del continente.
Ma si deve anche dire che già nel 1998 ben nove tra le dieci città più inquinate al mondo si trovavano comunque in Cina, anche se il primato, quanto ad aria cattiva,  sembra spettare ad Ulan Bator, capitale della Mongolia, con 279 microgrammi al metro cubo di media annuale quanto a polveri sottili.
Dagli anni 90 del secolo scorso la situazione non è migliorata e tende anzi a peggiorare per il continuo aumento dei mezzi di trasporto dovuto al miglioramento delle condizioni economiche di vita nei paesi cosiddetti emergenti.
Tende anzi a peggiorare perché si è notato che lo stesso PM10 e PM2,5 sia diventato più nocivo di quello di quindici, venti anni fa, si pensa soprattutto per colpa del maggior uso di veicoli alimentati a diesel, che hanno potenziato il numero di polveri tossiche, specie gli ossidi di azoto. I gas di scarico dei diesel sono stati inseriti tra i cancerogeni del gruppo 1. Cioè i più nocivi.

Almeno nel Nord Italia, del resto, circa il 70% delle polveri sottili è legato ai trasporti su strada.
Risultato: lo smog nelle città favorisce la comparsa di malattie cardiovascolari, respiratorie e di tumori.
Le principali sostanze messe sotto osservazione dall’OMS sono le polveri sottili, gli ossidi di azoto (NOX), l’ozono (O3), il biossido di zolfo (SO2) il benzene il benzopirene e i metalli pesanti.
Qualche buona notizia viene dal biossido di zolfo: responsabile per molto tempo delle piogge acide, si sono ottenuti buoni risultati nella sua riduzione, tanto che oggi in occidente le piogge acide sono praticamente scomparse, a dimostrazione che se si vuole davvero fare qualcosa per l ‘ambiente, ci si riesce.
Lo stesso non si può dire purtroppo per il riscaldamento climatico dovuto ai gas serra ( anidride carbonica e metano in primis).
Abbinate all’effetto isola di calore dovuto al cemento e all’asfalto, che nelle ore più calde possono raggiungere anche i 60 e 90 gradi, determinano, assieme ai condizionatori d’aria per il raffrescamento e alla formazione di ozono, quel genere di clima che rende quasi invivibili le città in estate. Solo per l’ozono, un gas che tende a formarsi soprattutto in estate, si calcola che in Italia siano 4500 i decessi annui per concentrazioni superiori ai 70 microgrammi per metro cubo.
Si è anche ormai capito che per ogni aumento di 10 microgrammi al metro cubo di PM 2,5 la mortalità generale aumenta del 6%, un dato abbastanza impressionante.
Per quanto riguarda Milano, dopo l’introduzione dell’area C, che copre appena il 4,5% del territorio cittadino,  uno studio finanziato dalla Società Italiana di Medicina Generale ha trovato che la concentrazione di black carbon  ( la parte più tossica delle polveri sottili) fuori dall’area C è circa doppia di quella rilevata al suo interno.
Finora si pensa che la misura più efficace sia stata l’imposizione di limiti di emissione alle vetture di nuova costruzione e l’uso dell’ibrido ( I GPL per esempio non emettono quasi polveri sottili). Peccato che tutto ciò non coinvolga, per esempio, i motocicli, e che comunque non basti.
A Vicenza è in corso un esperimento interessante: è stato vietato l’accesso al centro a tutti i veicoli anche commerciali, ma la città si è dotata  di un servizio di trasporto merci su furgoni elettrici che dopo i primi mugugni iniziali sembra dare buoni risultati.
Resta il fatto che l’attuale qualità dell’aria è inaccettabile e che troppo timidi sembrano i provvedimenti presi finora nelle città più inquinate, mentre anche le politiche per il potenziamento del verde pubblico sono penosamente inadeguate, forse perché gli alberi non votano. 

 

29-01-2013